ALES. Monumenti Aperti 2019 "Radici al Futuro" 18 – 19 MAGGIO 2019
La ventitreesima edizione di Monumenti Aperti, manifestazione coordinata da Imago Mundi Onlus, per il suo terzo fine settimana, è arrivata per la prima volta nel comune di Ales nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 maggio. Grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e all’entusiasmo dei volontari, si sono resi visitabili 9 monumenti del patrimonio artistico, e religioso. Tra i monumenti aperti la Casa natale di Antonio Gramsci e il Museo del giocattolo tradizionale della Sardegna.
Il sindaco Francesco Mereu e gli Assessori della Pubblica Istruzione e Cultura Emanuele Trudu - Nicolò Muscas hanno commentato così l’adesione di Ales, per la prima volta, alla XXIII edizione di Monumenti Aperti: “La piacevole primavera porta con sé anche la manifestazione Monumenti Aperti che ci invita a scoprire le bellezze artistiche, naturalistiche e culturali della regione, e da diversi anni anche quelle nazionali. All’edizione 2019 ha aderito anche il comune di Ales nello spirito dello slogan “Radici al Futuro”, affidando alle giovani generazioni il patrimonio storico locale del passato, per custodirlo e proiettarlo alla comunità del domani. Abbiamo aderito con l’auspicio che i monumenti e i documenti proposti dal nostro itinerario siano uno stimolo per convogliare e attrarre visitatori ad Ales e Zeppara durante la manifestazione, e ciò costituisca un invito a tornarci. Ai volontari, alla scuola, agli studenti con la guida del dirigente scolastico e dei docenti, è stato affidato il ruolo centrale della manifestazione, occupandosi di accogliere, informare e illustrare i nostri monumenti ai visitatori ospiti della nostra comunità”.
I MONUMENTI. Questi i monumenti che resi fruibili al pubblico: la Cattedrale di San Pietro e Paolo con la facciata esterna in stile barocco; il Museo dell’arte sacra con una ricca collezione di argenti appartenuta ai vescovi e alla cattedrale di epoca compresa tra il XVI e il XX; la Cappella della Madonna del Rosario – Capelledda che ospita la maestosa statua lignea della Madonna con bambino alta 1,75 metri; la Casa natale di Antonio Gramsci 22 gennaio 1891; la Chiesa di San Sebastiano costruita nel 1663, quale ringraziamento per essere stata Ales risparmiata dalla grande peste del decennio precedente; il Piano d’uso collettivo ad Antonio Gramsci: un monumento costruito in occasione del quarantesimo anniversario della morte del filosofo alerese, dall’architetto Giò Pomodoro, con la collaborazione di scalpellini e cittadini locali, in calcare e basalto del monte Arci; la Piazza l’Albero del riccio con un murale dell’artista Massimo Spiga, ove è raffigurato Gramsci che abbraccia i figli Delio e Giuliano, immersi nel verde ispirato dal racconto; la Chiesa di San Simeone Vescovo l’unica chiesa in Sardegna dedicata al vescovo di Gerusalemme e infine il Museo del giocattolo tradizionale della Sardegna, nato da una ricerca etnografica di Nando Cossu e che contiene un’esposizione permanente e un’offerta didattica unica in tutta la Sardegna con un’importante rassegna di riproduzioni di giocattoli utilizzati in passato in tutta l’Isola.
Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo. Radici al futuro ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco. Radici al futuro è la sintesi di una trasformazione, il condensato di un passaggio di testimone raccontato dal ciclo della materia che non si interrompe. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile. L’EDIZIONE 2019. Monumenti Aperti 2019 si interroga sulle diverse generazioni (e la loro interazione) e la formazione di una ferma consapevolezza di essere custodi e fruitori del patrimonio culturale.
Ales. Monumenti Aperti 2019 "Roots to the Future" MAY 18th - 19th, 2019
The 23rd edition of Monumenti Aperti (i.e. Open Monuments), an event coordinated by Imago Mundi Onlus, for its third weekend, arrived for the first time in the municipality of Ales on Saturday, May 18th and Sunday, May 19th. Thanks to the will of the municipal administration and the enthusiasm of the volunteers, nine monuments of the artistic, and religious heritage was visited. Among the open monuments there were Antonio Gramsci's Birthplace and the Museum of Sardinia Traditional Toy.
Mayor Francesco Mereu and the Assessors of Education and Culture Emanuele Trudu - Nicolò Muscas commented on Ales' accession, for the first time, to the 23rd edition of Monumenti Aperti: "The pleasant spring also brings with it the Open Monuments event that invites us to discover the artistic, naturalistic and cultural beauties of the region, and for several years also national ones. The 2019 edition was also joined by the municipality of Ales in the spirit of the slogan "Roots to the Future", entrusting the younger generations with the local historical heritage of the past, to preserve it and project it to the community of tomorrow. We have joined with the hope that the monuments and documents proposed by our itinerary will be an incentive to convey and attract visitors to Ales and Zeppara during the event, and this is an invitation to return. Volunteers, the school, students with the guidance of the school leader and teachers, have been entrusted with the central role of the event, taking care of welcoming, informing and illustrating our monuments to visitors who are guests of our community” the mayor said.
MONUMENTS. These are the monuments made accessible to the public: the Cathedral of St. Peter and Paul with the exterior facade in the Baroque style; the Museum of Sacred Art with a rich collection of silvers belonging to the bishops and the cathedral of the era between the 16th and 20th centuries; the Chapel of Our Lady of the Rosary – Capelledda that houses the majestic wooden statue of Our Lady with a child 1.75 meters high; Antonio Gramsci's Birthplace January 22nd, 1891; the Church of St. Sebastian built in 1663, as a thanks for Ales for having been spared by the great plague of the previous decade; the “Piano D’uso Collettivo” to Antonio Gramsci: a monument built to mark the 40th anniversary of the death of the Ales philosopher, by the architect Giò Pomodoro, with the collaboration of stonemasons and local citizens, in limestone and basalt of Monte Arci; the Piazza Albero Del Riccio with a mural by the artist Massimo Spiga, where Gramsci is depicted embracing his sons Delio and Giuliano, immersed in the green inspired by the story; the Church of St. Simeon Bishop, the only church in Sardinia dedicated to the Bishop of Jerusalem and finally the Museum of Sardinia Traditional Toy, born from an ethnographic research by Nando Cossu and which contains a permanent exhibition and an educational offer in the whole Sardinia with an important review of reproductions of toys used in the past throughout the island.
The theme of Monumenti Aperti 2019 is Roots to the Future, which is what belongs as history and on which the future of communities rests. It draws inspiration from European policies to enhance the entire tangible, intangible and digital cultural heritage, accessible and inclusive. Roots to the future relaunches its vision as a tool to promote meaning membership of the local community, as a dialogue between generations, giving value to the comparison mutual enrichment. Roots to The Future is the synthesis of a transformation, the condensate of a passing of the baton told by the cycle of matter that does not stop. Roots at Future draws on cultural traditions and history to build future society creativity and innovation. So cultural heritage becomes a source learning and inspiration, and the basis of active and responsible citizenship.
The 2019 EDITION. Monumenti Aperti 2019 questions the different generations (and their interaction) and the formation of a firm awareness of being guardians and users of the cultural heritage.
In data 25 aprile 2019,
in occasione della XXVI SAGRA DE SU PANI SABA, si è tenuta a SINI, presso sa Domu de Tziu Modestinu
la mostra "C'era una volta... i giocattoli della tradizione". Il progetto è stato curato dal Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna e la Cultour Società Cooperativa Sociale ONLUS in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Ales e la Pro Loco Sini.
L'evento è stato strutturato con una doppia anima: una mostra temporanea e un laboratorio didattico-esperienziale.
La mostra. Il percorso espositivo è stato creato con una selezione di manufatti provenienti dalla collezione del Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna di Zeppara (Ales), capaci di riflettere gli aspetti distintivi della società e del tempo in cui vennero originariamente prodotti: semplicità, fantasia e comunione con la natura. Carretti, cavallini, bambole etc. sono infatti realizzati impiegando materiali poveri, spesso riciclati o facilmente reperibili come canne, sughero, legno, scampoli di tessuto e vecchie lattine. La mostra si è rivolta ai bambini di una volta che, scavando nella propria memoria, hanno potuto ritrovare in questi giocattoli i compagni della propria infanzia e ai bambini di oggi che invece avranno la possibilità di scoprire balocchi capaci di affascinarli e incuriosirli. I piccoli visitatori invece si sono "messi in gioco" e cimentati nella realizzazione di un giocattolo della tradizione, partecipando al laboratorio "I giochi dei miei nonni" curato dall'operatore del Museo del Giocattolo.
Il laboratorio. L'operatore museale ha coinvolto i bambini in una lettura animata durante la quale è stato poi rivelato e descritto il giocattolo che i partecipanti in seguito hanno replicato. Al termine del laboratorio ogni bimbo si è portato a casa il balocco autoprodotto a ricordo dell'esperienza vissuta.
On April 25th, 2019, on the occasion of the 26th
SAGRA DE SU PANI SABA, the exhibition "Once Upon a Time... the traditional
toys" happened in Sini, at domu de Tziu Modestinu, The project was
curated by the Museum of Sardinia Traditional Toy and by Cultour Società
Cooperativa Sociale ONLUS in collaboration with the Municipal Administration of
Ales and Pro Loco Sini.
The event was structured with a double soul: a temporary exhibition and an educational-experiential workshop.
The exhibition. The exhibition was created with a selection of artefacts from the collection of the Museum of Sardinia Traditional Toy of Zeppara (Ales), able to reflect the distinctive aspects of society and the time in which they were originally produced: simplicity, imagination and communion with nature. Carts, horses, dolls etc. are in fact made using poor materials, often recycled or easily available as reeds, cork, wood, fabric pieces and old drink cans. The exhibition addressed to the children who, digging in their memory, were able to find in these toys the companions of their childhood and the children of today who will instead have the opportunity to discover toys capable of fascinate them and intrigue them. The small visitors, instead, got in the game and tried making a traditional toy, participating in the workshop "The games of my grandparents" curated by the operator of the Museum of Traditional Toy.
The lab. The museum operator involved the children in an animated reading during which it was revealed and described the toy that the participants later replicated. At the end of the workshop each child took home the self-produced toy to remember the experience.
Si è tenuta venerdì 04 gennaio 2019, presso il Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna e nelle piazza antistante della piccola frazione di Zeppara del comune di Ales, la manifestazione ludica e culturale intitolata “Il Paese dei Balocchi”.
L’evento voluto dall’Amministrazione comunale di Ales e organizzato dalla Cultour Società Cooperativa Sociale Onlus, responsabile della gestione museale, ha sviluppato il programma di valorizzazione del museo come luogo e istituzione deputato alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del gioco tradizionale della Sardegna. Il museo nasce da un progetto scolastico, realizzato nella prima metà degli anni novanta, per lo studio dei materiali poveri; fu inaugurato come esposizione permanente nel 2002 ed è oggi una realtà consolidata e ampiamente conosciuta a livello regionale.
La manifestazione ha rappresentato così un evoluzione del lavoro finora svolto negli anni precedenti: un progetto di promozione del patrimonio conservato che va oltre la struttura museale per connotare il luogo, il territorio e il paese, in cui ha sede; per identificare la piccola frazione di Zeppara quale “Paese dei Balocchi”.
Si è trattato di un evento dedicato anche ai bambini e agli abitanti di Zeppara e Ales, aperto al pubblico con l’opportunità di visitare il museo, partecipare ai laboratori, assistere alla dimostrazione per la creazione e affissione della prima targa che identifica una via del centro con un odonimo legato al tema del gioco tradizionale sardo. Un pomeriggio di festa, partecipazione e coinvolgimento; principi, anche questi, appartenenti a quel passato di cui il Museo del Giocattolo vuole custodire e tramandare memoria.
Per tutta la durata della manifestazione il museo è rimasto fruibile al pubblico con visite guidate; i bambini hanno potuto partecipare al laboratorio didattico, allo scambio e alla donazione dei giocattoli.
Happened on January, Friday 4th, 2019 the playful and cultural event entitled "The Land of Toys" at the Museum of the Traditional Toy of Sardinia as in in front of the square in the small hamlet of Zeppara belonging to the municipality of Ales.
The event wanted by the Municipal Administration of Ales and organized by Cultour Società Cooperativa Sociale ONLUS, responsible for museum management, developed the program of enhancement of the museum as a place and institution dedicated to safeguarding the intangible cultural heritage of Sardinia traditional toy. The museum was born from a school project, carried out in the first half of the 1990s, for the study of poor materials; it was inaugurated as a permanent exhibition in 2002 and is now a well-established and widely known reality at the regional level.
The event represented an evolution of the work so far carried out in the previous years: a project to promote the preserved heritage that goes beyond the museum structure to connote the place, the territory and the country, where it is based; to identify the small hamlet of Zeppara as "Land of Toys".
It was also an event dedicated to the children and inhabitants of Zeppara and Ales, open to the public with the opportunity to visit the museum, to participate in workshops, attend the demonstration for the creation and display of the first plaque that identifies a street of the center with a odonym linked to the theme of Sardinia traditional toy. An afternoon of celebration, participation and involvement; principles, these ones, about belonging to that past of which the Museum of traditional toy wants to preserve and pass on the memory.
For the duration of the event the museum remained accessible to the public with guided tours; the children were able to participate in the teaching workshop, exchange and donation of toys.